Aperitivo? Brunch? Nè l’uno, nè l’altro; la Merenda Sinoira, una vecchia tradizione gastronomica piemontese indimenticabile e indimenticata che sta tornando in auge, non solo in Piemonte.
Un pasto freddo, sostanzioso ma con prodotti semplici, del territorio.
Il nome Sinoira deriva da “sin-a”, una parola che in dialetto piemontese significa proprio cena. Quindi una merenda prima di cena. Intorno alle 17 si allestiva questa pausa rinfrancante con lo scopo di dare energia a chi aveva svolto lavori faticosi nel primo pomeriggio, prima di iniziare ad affrontare i compiti serali.
La “marenda ant el fassolet” veniva portata nel campo in un tovagliolo e di conseguenza consumata all’aperto. La “marenda sinoira” vera e propria era invece molto più ricca e varia e veniva preparata in casa alla fine di un lavoro importante. Partecipavano a questo piccolo banchetto tutti i componenti della famiglia, ma anche le persone che avevano contribuito a portare a termine il lavoro.
Il rituale della Merenda Sinoira, riscoperta e reinventata, crea momenti di socialità da godersi rigorosamente in modalità lenta.
Farm To Table Lago Maggiore contempla anche giornate esperienziali unendosi a professionisti del territorio.
Grazie ad una collaborazione con persone che credono in un progetto innovativo di significativo rilievo, offriremo alle strutture ricettive, la possibilità di entrare in connessione con una serie di “Esperienze Turistiche” dedicate agli ospiti del nostro Lago Maggiore atte a far conoscere il territorio e la cultura locale, attraverso delle giornate di svago lontane dagli schemi turistici preconfezionati.
Uniamo le nostre competenze a quelle di professionisti della zona, con lo scopo di una valorizzazione dell’area del Verbano finalizzate alla promozione del nostro lago in tutte le sue stagioni. La nostre proposte saranno realizzabili anche in autunno, inverno e primavera. Ci saranno ‘giornate evento a tema” mirate ad una maggiore affluenza durante le festività comandate ed i fine settimana. Ecco alcuni esempi, ma sappiate collaborazioni sono in continuo divenire.
Sorriso empatico, pelle luminosa, figura morbida e accogliente: Simona (un diploma conquistato da giovanissima alla prestigiosa Scuola parigina di Arti culinarie Le Cordon Bleu) è il ritratto della gioia di vivere e della salute, a dispetto delle giornate intense e impegnative che la vedono dividersi tra lavoro di cucina, organizzazione di eventi e acquisti di formaggi, carni, verdure e altre prelibatezze, vanto della gastronomia locale, ovvero dei territori che si specchiano sul lago Maggiore dove da qualche anno si è trasferita. Infatti vive e accompagna in una golosa esperienza di sapori, a volte dimenticati, chi vuole pranzare o cenare da lei o seguire un corso di cucina nella bella casa di Massino Visconti, costruita dai suoi nonni durante la seconda guerra mondiale quando erano stati costretti a sfollare da Milano e di cui si erano innamorati per la splendida vista del Lago Maggiore. Il segreto di questa signora dolce ed energica, con un talento per cogliere il meglio della vita, tenendo alla larga stress e cali di umore? La passione per la cucina e la ricerca gastronomica che comprende anche la scoperta di antiche ricette della tradizione, riviste e attualizzate alla luce delle esigenze moderne. Conferma Simona: «Qui ho realizzato il sogno di lasciare Milano, dove sono nata e ho sempre vissuto insegnando inglese ai bimbi, per dedicarmi interamente al mio amore per la buona cucina del territorio. Il mio sogno l’ho coltivato con pazienza, sperimentando ricette e studiando le tipicità gastronomiche mentre crescevo i miei due figli, Nicolò e Alessandro, che con piacere si sottoponevano ad assaggi e test di gradimento. Ho saputo aspettare il momento giusto per dare una svolta alla mia vita, senza penalizzare la famiglia. Così siamo tutti felici: loro hanno preso la loro strada e io la mia». Un percorso che tra l’altro la vede coinvolgere e aiutare altre donne a realizzarsi tramite il lavoro in cucina e la trasmissione di antiche ricette.
«Ho creato un gruppo di donne – spiega Simona – circa una quindicina, che mi fanno conoscere le loro specialità fatte in casa e che ora lavorano per me, insegnando durante i miei corsi di pasta fresca oppure dandomi i loro lavorati. Sono quasi tutte casalinghe che ora sono molto soddisfatte di questa opportunità occupazionale». Ma che cosa si mangia nel bellissimo cottage di Massino Visconti, con giardino e splendida vista sul lago? Una degustazione completa di menu di 3 portate (antipasti regionali, 3 paste diverse, torte) con una bottiglia di vino regionale ogni 4 persone, seguendo la stagionalità e quanto di meglio offerto dal territorio. C’è anche la possibilità di andare a conoscere i contadini e i loro prodotti o di passare qualche ora in barca con escursioni promosse da Simona.
I suoi menù sono tipicamente casalinghi: tagliere misto di formaggi locali da latte a crudo, lavorati in paioli di rame su camino a legna, con burro e salumi locali, accompagnati da mostarda e giardiniera di frutta e verdura biologica e casalinga. Frittura di fiori di zucchina e salvia. Ravioli fatti a mano dai ripieni in linea con la stagione come zucca, porcini, verze, topinambur, erbette o brasato. E, ancora: polenta Vigezzina, carni da pascolo di vari tagli in lenta cottura come Brasato, Costine stufate, Bruscitt, Stinco di maiale, Arrosti e Stufati. Oppure sempre in stagione, secondo il pescato: filettini di Persico panati o ancora Luccio Perca o Spiedini di Trota. Per finire, dolci e gelato artigianale.
«Le carni arrivano una volta al mese dai pascoli di Levo di Stresa – sottolinea Simona: in base a quanto mi consegnano, cucino. I salumi dall’Alto Vergante novarese, così come latte, burro uova e formaggi. Le verdure provengono dai piani di Lesa e crescono con un microclima semi lacustre. I pesci, da pescatori di Belgirate. I frutti rossi sono del mio giardino, così come insalate, aromi e zucchine con fiori. Miele, mostarda giardiniera, marmellate, pasta fatta a mano dalle mie collaboratrici». E se qualcuno vuole trascorrere qualche giorno di relax e assaporare gli splendidi paesaggi che si godono dai vari punti del Lago Maggiore, con l’aiuto di Simona può trovare dove dormire in deliziosi B&B adeguati alle disponibilità e, in estate, programmare una gita in barca.
Per una giornata speciale, per occasioni di festa, per divertirsi insieme agli amici, puoi organizzare un corso/evento di cucina.
Preparare insieme il pranzo, sotto la guida di un professionista e mangiare con una soddisfazione in più le portate realizzate.
Un evento conviviale, divertente e utile.
Un modo originale per fare festa!
Menu e preventivi personalizzati.
Le nostre caratteristiche:
Siamo un catering di fattoria e ci discostiamo dai servizi di catering e banqueting “canonici”.
Selezioniamo e raggruppiamo le eccellenze di piccoli produttori locali che lavorano nel rispetto di ambiente e animali e portano avanti tradizioni familiari centenarie.
Portiamo in tavola, Piemonte, Liguria e Toscana.
Arriviamo dove vuoi tu , per piccoli eventi con un pacchetto completo che consente di organizzare un buffet, un pranzo o una cena per poche persone ma ricco di varietà e specialità di ottima qualità esclusivamente legate al territorio.
Offriamo anche soluzioni per allestimenti completi di servizio con camerieri, per allestire una festa in giardino oppure in una location importante.
Minimo partecipanti 10 max 20
Orario 10:00 -16:30
Qigong 氣功
Qi=energia氣 ~ gong=lavorare, coltivare 功
Il Qigong che insegna Virginia unisce il movimento, la visualizzazione, la meditazione e i suoni terapeutici. In questa giornata faremo delle pratiche specifiche per il passaggio dalla primavera all’estate.
Il Qigong è molte cose, tra queste include nel suo insieme il movimento, la meditazione e una filosofia per vivere la propria vita. Ogni persona scopre e puo’ definire il Qigong attraverso la propria esperienza unica e personale. Da più di 2000 anni il Qigong viene praticato da taoisti, buddisti e medici cinesi. Nel corso dei secoli e della storia si sono sviluppate diverse pratiche e in particolare quattro scuole, ognuna incentrata su un metodo specifico. Queste scuole erano accumunate dalla stessa intenzione: accumulare energia nel nostro corpo. Questa ginnastica dei meridiani” comprende esercizi fisici statici e dinamici, tecniche di controllo della respirazione e di concentrazione mentale, automassaggi e digitopressioni sui punti dell’agopuntura e suoni terapeutici le cui vibrazioni stimolano i differenti organi vitali.